venerdì 21 dicembre 2018

Dalla A alla Z

Non ci sono parole.
Sensazioni, odori, emozioni.
Le parole no, infatti in principio il verbo non c’e.
Un filo di voce stridula, da quel poco di etti miracolosi, introduce la vita.
E ne stravolge un’altra.
Con l’impietosa disperazione dell’inerme muove energie oltre le energie, oltre il loro esaurimento, oltre ogni limite.
Non si è pronti, si viene travolti dalla vita, dalla sua forza dirompente e sconvolgente.
Bisogna essere forti per lasciarsi indebolire senza cedere alla paura di perdere finanche la memoria della tua vita passata, così squisitamente egoista e disinteressata al buon senso, così vorace, così maniacale, eppure così lontana, adesso.
La vita è grandiosa.
Ma fa paura.
La paura spaventa.
E lo spavento della paura fa fuggire. Fuggire nell’ostinazione del mantenimento di una vita che non può esserci più, ma che canta suadente come una sirena ammiccante.
E allora ci vuole maestria.
Per la vita ci vuole maestria.
Viva la vita.

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