mercoledì 24 settembre 2008

Vite in scatola

Grossa, troppo grossa. Parla al cellulare, troppo piccolo per le sue tozze mani. Parlerà della cognata, che non si degna di chiamarla da due settimane. Ha una fila di peperoncini attaccati allo specchietto. Un peluches sporco e consumato buttato sulla cappelliera. Ha gli occhi tristi, ma non credo che sappia di essere triste. RENAULT TWINGO BLU SCURA

Il gomito appuntito lo tiene fuori, quel mondo di accelerazioni non gli basta. Giovane vecchio vestito di scuro e sopraffatto da se stesso. L'altra mano stringe il volante, in una morsa di ferro fredda e sudata. Quale telefonata scarterà sta sera? La fiera del nulla apre al mondo. MERCEDES CLASSE A GRIGIA

Si guarda allo specchietto, si sistema il mascara. Ha una maglia a righe bianche e nere e un caschetto corto che rassicura! Sicuramente va a scuola, e quando entrerà in classe oggi deciderà di fare un discorsetto ai suoi alunni. Non avrebbe voluto fare la professoressa, ma poi ha vinto il concorso. FIAT PANDA ROSSA

Si gira un riccio tra le dita, poi toglie lo stecco dai capelli e con un gesto troppo esperto lo rimette. Ecco: ora anche i ricci sono inchiodati alla sua testa! Mette una mano fuori, prende l'aria con il naso e chiude gli occhi! Li riapre soddisfatta: ha sentito di esserci. LANCIA Y AZZURRA

Sono in due, hanno 50 anni e non si vedono più già da parecchio tempo. Lei parla al tefono, e guarda fuori. Lui guida, si tormenta un baffo. Lo guardo. Mi vede. Mi guarda. Lo fisso. Mi fissa. Mi giro. BMW M5 GRIGIA

12 commenti:

antigone ha detto...

Deformazione professionale? o uno sguardo un poco più profondo sul mondo? Ottimo messaggio fra le righe: andiamo in giro come degli automi la maggior parte delle volte, non ci accorgiamo realmente di cosa ci gira intorno, di che colore è il cielo e di come stanno gli altri, (gli altri non li osserviamo affatto per dirla tutta)..ma hai visto anche qualcuno che sorrideva? che sembrava felice? sei stata tu a vederli tutti "malati della vita" oppure lo erano davvero? oppure hai guardato solo quelli "malati" omettendo la presenza anche di chi è perfettamente in armonia con se stesso e con il mondo? quanto la tua soggettività influisce sul sistema mondo? tanto...forse? se è così, sarebbe meglio contro-bilancciarla ( la tua visione) della parte di gioia che mancava ieri! TVB

Mia Leda ha detto...

La vita la vedo con gli occhi che ho a disposizione in quel momento, ma si...ci sarà anche un momento in cui avrò occhi per chi sorride. In fondo in quelle scatole che ti portano via dal tuo tempo ci sono anche io, e troverò, credimi, anche occhi che accolgono il sorriso.Ma per ora lascio il tempo e lo spazio a chi di sorriso e di gioia ne centellina un pò alla volta...o a chi è felice di non chiedersi come sta. Tante scatole colorate, che sfrecciano via, e diventano puntini...

Alberto ha detto...

Probabilmente, e parlo consapevole di una disillusione eccessiva, chi è in armonia con se stesso e con il mondo si confonde, agli occhi di un disilluso, con il mondo stesso...

Bello, a rileggerlo sembra che l'abbia scritto uno che ci ha pensato... :-)

antigone ha detto...

La vedo dura: confondersi con il mondo stesso quando si è in pace con se stessi. Semplicemente perché non credo esista un equilibrio universale, una sorta di onda, nella quale ci si entri spontaneamente solo perché sei fatto della stessa sostanza (armonia). Non esiste un equilibrio di "tutti" , ma l'equilibrio dell'individuo. E nella stessa misura, il disilluso, non lo riconosce, poiché massa uniforme, che vista dal di fuori è troppo omogenea per riconoscere la sua forma e dunque passa alla sintassi che conosce, quella dei disillusi...cacchio..AI, mi ci hai fregato!! Se intendevi questo e non è una frase copiata a casaccio, messà che hai ragione! Riflettendo mi sono resa conto che la tua tesi regge..Scusate, ho fatto un pasticcio, non mi va di scrivere tutto da capo, ma se non si capisce, domani con tutta calma, faccio pace con me e ve lo ripeto!eh eh

Alberto ha detto...

Adesso secondo te io, quand'anche avessi copiato la frase da un posto qualsiasi dello scibile umano, ammetterei mai di averlo fatto quando l'alternativa è di confermare che il tuo mille volte meglio argomentato pensiero coincide col mio ?
Se fossi disillusa solo la metà di quello che secondo me dovresti essere secondo i miei disillusi canoni, sapresti la risposta.
In ogni caso, lo sforzo per sembrare cerebrodotato sopra la cintola mi sta uccidendo, vado in letargo...
Quanto alla mia tesi, reggerà da sola fino a domani spero. :-)

antigone ha detto...

Fai mooolto bene!! Buon letargo! non mi piace leggere più di una volta un commento! Ma i tuoi li devo leggere almeno 3 per capirli! Beh..stancante .. Non ho ancora capito dopo la terza lettura se sei cinico, ironico, "cerebrodotato", o non hai detto una minchia con quello che hai scritto! Che intenzione avevi? Vediamo se ci sei riuscito ad esprimerla?? Intendo dire: vediamo se sei riuscito a farti capire..

Mia Leda ha detto...

No...dico: scrivetevelo voi il blog...allora!!!!

antigone ha detto...

MIA LEDA, scusa se ti ho incasinato il blog!! Qui perfino i canoni sono disilusi! Non capisco più niente! eh eh eh Credevo che i canoni fossero quanto di più maledettamente stabile ci può essere al mondo! E ora che si sono disillusi anche quelli vado a ninna tormentata, farò un sacco di incubi a causa di questo tale AI. Notte...

Mia Leda ha detto...

Piccole vite che vivono senza nome, illuse e disilluse, ignare di sguardi distratti, protagoniste di vite in scatola. Non è disillusione, è sguardo parziale, da scatola a scatola, sulle strade che ci conducono ogni giorno all'illusione più grande di tutte: la presunzione di uno sguardo totale, totalmente disilluso, totalmente disincantato. Ho deciso solo di arrendermi a me stessa, ai miei occhi, di cercarmi e cercare me dentro quelle scatole. Non ho cercato i "malati di vita", ho trovato delle persone però, illuse e disilluse, o per lo meno...le ho sognate!!

Alberto ha detto...

Suscitare invidia a Mia e ravvivare una sì dotta (o almeno nella cosmetica del linguaggio notevole) disquisizione mi appaga molto più della ricerca della comprensione altrui.
Io ho detto, a quanto pare voi avete capito, magari non avete condiviso (o anche sì), ma alla fine dei giochi la soddisfazione è figlia della discussione stessa.

Così è se vi pare.

E comunque io i vostri commenti li leggo almeno 5 volte prima di pensare di averli potuti anche solo fraintendere.

Alberto ha detto...

Chiudo aggiungendo che a volte parlo anche come mangio.
Mi auguro che la stessa cosa valga per voi. :-)

Giuseppe Gatto ha detto...

il pezzo è bellissimo. Ho immaginato me in macchina, fermo sulla Colombo che guardo le vite degli altri dai finestrini dell'auto e penso...
Molto bello e molto vivo!

Bel Blog! auguri! .-)